Logitech e i mouse wireless che non durano

logitechIl nome è direi storico nel mondo delle periferiche per pc, un settore di mercato che si è ultimamente ridimensionato a causa dell’aumento delle vendite di notebook che al massimo hanno bisogno di un mouse senza fili. Il mio Logitech era ottimo: forse un poco troppo bombato per infilarlo nella borsa da viaggio del notebook ma preciso e con un consumo delle due pile AA veramente basso, anche grazie al pulsante per spegnerlo. Il ricevitore è poco più grande della presa USB a cui è collegato quindi può restare tranquillamente inserito nel notebook senza dare alcun fastidio. Tenerlo pulito è un problema comune all’altro mouse Logitech attaccato al mio desktop: la plastica con cui sono fatti è verniciata e si decolora con l’alcool. Il mouse wireless dopo tre stagioni (il notebook lo uso quasi solo in inverno…) ha cominciato a saltellare usando la rotellina centrale sulle pagine web. Nessun problema, basterà pulirla prima senza alcool o me la ritrovo bianca invece che nera. Sorpresa: le pagine saltellano perché la plastica che ricopre la rotellina si sta sbriciolando lentamente. Anche eliminandola del tutto, la rotellina non funziona più in modo regolare. La settimana dopo il pulsante di sinistra ha smesso di funzionare.
Il mouse Logitech e la reputazione della società sono finiti definitivamente nel cestino.
Un mouse cinese wireless NoName da ben 6,90E ha preso il suo posto, la sua forma più compatta lo rende meglio trasportabile e consuma pochissimo le batterie grazie allo spegnimento automatico per inattività con riaccensione premendo uno dei due pulsanti.

 

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